Ognuno può leggere i numeri a modo suo, ma è difficile dar contro all'ottimismo del sindaco Beppe Sala quando dice: "Turismo a Milano: aprile 23 vs aprile 19 +25%". Milano è ancora più attrattiva per ogni tipo di viaggiatori, di ogni nazione. La bella novità è infatti che dopo la pandemia sono tornati i cinesi. I numeri sono quelli di gennaio e febbraio '23, perché logicamente c'è bisogno un po' di tempo per analizzarli e la tendenza è netta. I visti per turismo rilasciati dall'Italia ai cittadini cinesi sono aumentati del 30% rispetto ai livelli del 2019. Inoltre, a partire dal 15 marzo scorso, l'Italia è stata inclusa nella lista delle destinazioni autorizzate per i gruppi turistici cinesi, il che fa prevedere un balzo ulteriore. Si prevede che entro dicembre di quest'anno oltre 2 milioni di turisti cinesi giungeranno in Italia, con un picco di arrivi nei mesi di luglio e agosto. Il bello è che Milano non piace più solo a chi deve frequentarla per affari. Oggi il 60% di chi arriva in città lo fa per svagarsi. Ecco perché, come dicevamo i numeri sono quelli di un vero e proprio boom. Oltre 2,5 milioni di arrivi in città e circa 3,5 milioni di presenze nell’area urbana da gennaio ad aprile '23. E non c'è solo il traino del Salone del Mobile, che comunque ha portato in città ben 300.000 persone. Anche a gennaio l'aumento è stato deciso, più 11% rispetto al 2019 con ben 541.949 presenze. Ma da dove arriva chi soggiorna a Milano? I viaggiatori sono, nell'ordine, statunitensi, francesi, tedeschi e spagnoli. Segno che Milano piace, anche via del lavoro delle tante realtà coordinate dal Comune (Milano&Partners, YesMilano, etc). Martina Riva, assessora al Turismo del Comune di Milano, ha ogni ragione per essere contenta del lavoro della sua squadra. Un tale boom del turismo in città rappresenta purtroppo un problema per alcune categorie di milanesi, di lavoratori e di studenti fuori sede. Gli affitti brevi (Aibnb, etc) rappresentano infatti un’opportunità importante per i proprietari di casa, un’alternativa più remunerativa rispetto alle locazioni più a lungo termine. Una soluzione può essere alloggiare in periferia, dove i prezzi sono molto più accessibili e i collegamenti spesso eccellenti.
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