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LAVORI DA SOGNO

Chi fa ridere lavora, tanto. Come Paolo Noise


Dallo sport passiamo allo spettacolo, che è ancora più duro. Perché il successo non te lo prendi, te lo dà il pubblico. Lo diceva Carlo Pederzoli, nuotatore poi diventato Bud Spencer. “Non tutti capiscono che noi dello Zoo di 105 interpretiamo dei personaggi. Ogni scenetta viene scritta e riscritta e montata. Siamo un team irripetibile, che è al successo da tanti anni perché ognuno di noi completa l’altro”, dice Paolo Noise . E’ una persona molto seria. Dopo tanti anni allo Zoo di 105, dove fa ridere e regala energia ogni pomeriggio (dopo

parentesi su Radio Deejay), ha deciso di

mostrare un altro lato di sé all’Isola dei Famosi.


Gli inizi, la preparazione, gli studi, tanti lavori diversi

Gli inizi come dj “Faccio il dj fin dagli anni ’90 e ancora oggi prima di ogni serata mi preparo non poco e sento una certa tensione, quella che vuol farti far bene, regalando emozioni con la musica. Ho iniziato a mixare già a 15 anni”. Tanto lavoro, di ogni tipo “Ho fatto di tutto, anche lavori manuali e poi il rappresentante. I miei genitori erano separati e dovevo anche io ‘guadagnarmi la pagnotta’. Avevo preso il diploma di grafico pubblicitario, ma non trovavo lavoro in quel campo, perché a scuola non ci avevano insegnato ad usare il computer" (Paolo Noise è diventato un mago del montaggio, non solo della performance comica, NDR ). La musica e il pubblico “La musica era solo un sogno, un modo per dare forma alla mia creatività, ma pian piano ho trovato la mia strada. Sapevo parlare al microfono ed allo stesso tempo parlare al microfono... funzionavo. Feci il Capodanno del 2000 a Verona, sostituendo un dj importante e da lì partì tutto...”.


Cristiano Leone, tra arte e passione

L’arte non può che essere passione assoluta prima che un lavoro in grado di dare sostentamento. Per questo è davvero importante la il parere di Cristiano Leone, che si occupa di insegnamento universitario, management culturale e direzione artistica. “Non credo sia giusto trasformare la propria passione in un lavoro” , spiega il nuovo presidente della Fondazione Santa Maria della Scala di Siena, che ha conseguito il Dottorato europeo in Filologia Romanza e si è poi specializzato alla Solvay Brussels School of Economics and Management “Il lavoro è un atto di responsabilità e di contribuzione alla costruzione della società e di se stessi. La passione, invece, deve essere la base, il motore di qualsiasi nostra azione, quindi anche del lavoro. Steve Jobs diceva che l’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare ciò che si fa. Per me, è amare ciò che si è”.

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