Borse europee attese in netto ribasso (-1,31% il future sull'Eurostoxx50) in scia a quelle asiatiche e ai futures di Wall Street (-0,65% il Dow Jones e -0,81% l'S&P500) dopo che Jerome Powell ha dichiarato a Jackson Hole che la banca centrale americana deve continuare ad aumentare i tassi di interesse per frenare l'inflazione elevata. "Non si può certo dire che i mercati abbiano apprezzato le parole di Powell. Dopo diversi giorni di attesa, Powell ha chiarito nuovamente che la Banca centrale userà in modo vigoroso tutti gli strumenti a sua disposizione per stroncare l'inflazione, anche se ci saranno alcune sofferenze per l'economia. In altre parole, ha messo chiaramene in conto una possibile recessione, non che gli analisti non se ne fossero già accorti", ha commentato Antonio Tognoli, responsabile macro analisi di Cfo Sim.
Se l'inflazione core di luglio in leggera contrazione aveva lasciato sperare in una Fed meno falco a settembre, dopo le parole di Powell gli analisti sono convinti che la Banca centrale, invece, manterrà un approccio aggressivo contro l'inflazione, whatever it takes. Nel corso dell'ultimo meeting di luglio i membri del Fomc avevano convenuto sull'opportunità di continuare ad aumentare i tassi, anche se avevano segnalato una maggior cautela sul ritmo dei futuri rialzi: "ciò significa che non è ancora stata presa la decisione se aumentare di 50 bp o 75 bb il prossimo 21 settembre, nonostante ci sia ampio consenso sul fatto che i tassi dovrebbero raggiungere livelli tali da rallentare la crescita dell'economia per frenare investimenti, spese e assunzioni", ha spiegato Tognoli.
L'attuale livello dei tassi è in una zona che gli economisti si aspettano non accelererebbe né rallenterebbe la crescita quando questa è ben bilanciata, definibile zona neutra. "Chiaro che, però, se l'inflazione è così elevata e il mercato del lavoro è così stretto, la banca centrale non può fermarsi alla zona neutra, ma occorre una stretta maggiore fintanto che l'inflazione non stazioni a un livello ritenuto corretto, il 2% secondo la Fed, portando nel frattempo il sistema economico in recessione ovvero una situazione non bilanciata", ha aggiunto Tognoli. Di riflesso a un Powell falco il dollaro si rafforza ancora sull'euro a 0,9927 (-0,34%) con l'agenda macro scarica di dati (alle 15:00 è atteso il discorso di Lane della Bce e alle 20:15 quello di Brainard della Fed) e scende l'oro (-0,93% a 1.733 dollari l'oncia). Sotto 20.000 a 19.827 dollari (-1%) il Bitcoin.
FONTE: MILANO FINANZA
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