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CONTINUA SENZA SOSTA LA CORSA ALL'INFLAZIONE




Continua senza sosta la corsa dell'inflazione, con i prodotti alimentari che nel mese scorso hanno raggiunto il picco del 10% sino ad arrivare al 12%.

Sono i dati forniti dal Codacons estratti dall'ultima relazione dell'ISTAT sul fenomeno dell'inflazione. L'olio di semi è giunto oramai a costare quanto l'olio di oliva. Con l'avvio delle ostilità tra Russia e Ucraina a Settembre i rincari sono cresciuti del 60% circa rispetto allo stesso periodo del 2021. E nelle prossime settimane il prezzo potrebbe crescere ancora sino a raggiungere e superare quello del più pregevole olio di oliva. Anche la margarina, condimento meno pregiato, marca rincari a due cifre: + 26%. Il carrello della spesa segna oramai crescite importanti su prodotti come il burro, il riso, la farina, la pasta e lo zucchero. Cresce, anche se in misura minore anche il 'fresco' come i vegetali, le uova ed il latte. Il pane fa registrare un + 15%.


Dilaga l'energia (superato il livello psicologico del +100% segnato dal costo dell'elettricità). Non fanno sconto nemmeno il metano (+46%) ed il gasolio (+43%). ll mese di ottobre si apre con nuovi maxi rincari delle bollette energetiche. Secondo quanto reso noto dall’Arera, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela subirà un aumento del 59%. L'inflazione arrivata oramai a sfiorare il +9% comporterà un spesa annua decisamente maggiore per le tasche degli italiani pari a circa 2.700 euro .

Siamo di fronte ad una tempesta perfetta senza precedenti con una crescita dei prezzi che non accenna a diminuire. I costi dell'energia così elevati costringeranno imprese ed esercizi commerciali a scaricarli sui listini al pubblico. Si potrebbe allora assistere ad un brusco crollo dei consumi con effetti preoccupanti sull'economia. I rincari colpiscono soprattutto i beni di prima necessità impedendo alle famiglie più svantaggiate di arrivare serenamente a fine mese.


Varie associazioni dei consumatori chiedono al Governo un bonus per le famiglie asserendo che oramai fare la spesa comporterà un esborso decisamente rilevante rispetto al passato. Federconsumatori chiede invece una decisa revisione e riforma delle aliquote iva.


 

DI FRANCESCO MEGNA

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