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Istat, rallenta l’occupazione. In 13 anni salari in calo del 10%


Nel terzo trimestre 2022 l'input di lavoro misurato in Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) è in lieve diminuzione rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1% rispetto al secondo trimestre 2022), mentre rallenta la crescita su base annua (+2,7% rispetto al terzo trimestre 2021).


Anche l'occupazione cala leggermente rispetto al trimestre precedente (-12.000 -0,1%) e si riduce l'aumento su base annua(+1,1% o +247.000), a fronte di un calo dei disoccupati (-52 mila, -2,6%) e una leggera crescita degli inattivi di 15-64 anni (+30 mila, +0,2%).


Lo si legge nella Nota trimestrale sulle tendenze dell'occupazione nel terzo trimestre 2022 pubblicata da Istat, Ministero del lavoro, Inps, Inail e Anpal. 


SI RIDUCONO LE RETRIBUZIONI

Confrontando le variazioni a prezzi costanti nelle componenti del costo del lavoro, tra il 2007 (anno che precede la crisi economica) e il 2020, risulta che "i contributi sociali dei datori di lavoro sono diminuiti del 4%, anche per l'introduzione di misure di decontribuzione, mentre i contributi dei lavoratori sono rimasti sostanzialmente invariati, le imposte sul lavoro dipendente sono aumentate in media del 2%, la retribuzione netta a disposizione dei lavoratori si è ridotta del 10%". E' quanto emerge dall'indagine "Reddito e condizioni di vita" 2021,con riferimento, per quel che riguarda il reddito,agli anni 2019 e 2020 dell'Istat.


LA MAGGIORANZA DEI REDDITI SOTTO 30MILA EURO

Nel 2020, circa il 76% dei redditi lordi individuali (al netto dei contributi sociali) "non supera i 30.000 euro annui: la metà dei redditi lordi individuali si colloca tra 10.001 e 30.000 euro annui, oltre un quarto è sotto i 10.001 euro e soltanto il 3,7% supera i 70.000 euro", sottolinea ancora l'indagine con riferimento, per quel che riguarda il reddito, agli anni 2019 e 2020. La distribuzione dei redditi lordi individuali, si legge nel rapporto, "mostra nel 2020 un aumento consistente rispetto al 2019 della quota dei redditi della classe inferiore (meno di 10.000 euro) in particolare per i redditi da lavoro autonomo (41,7% nel 2020 rispetto al 35.5% nel 2019) e da lavoro dipendente (25% rispetto al 21,3% del 2019)". Il reddito medio da lavoro autonomo, al lordo delle imposte e dei contributi sociali, "è pari a 24.885 euro annui, con una riduzione del 5,9% rispetto al 2019. Il reddito netto a disposizione del lavoratore autonomo raggiunge il 68,5% del totale (17.046 euro): le imposte rappresentano il 14,1% del reddito lordo e i contributi sociali il 17,4%".


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