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Metaverso e miart: Il business dell’arte vola




Dal 14 al 16 Aprile Milano, in Fiera e in giro per la città, ospiterà miart, un evento in cui arte contemporanea, arte moderna e design in edizione limitata dialogano tra loro, esplorando le relazioni tra passato e presente della creatività. miart presenta un’ampia offerta cronologica, dall'arte dell'inizio del secolo scorso fino alle opere delle generazioni più recenti. Come? Mettendo in scena ben 169 gallerie provenienti da 27 paesi. Se ogni artista è un universo a sé, l’arte come business è in decisa crescita, in tutto il mondo. Lo sa bene Francesco Colucci, che a Milano gestisce Galleria San Babila, in via Visconti di Modrone. “Non esiste cosa alcuna che l’arte non possa esprimere”, spiega. Cosa significa investire nell’arte oggi? “Significa investire su un bene prezioso che mantiene inalterato il proprio valore nel tempo. L’arte è un bene prezioso. In pochi possono vantare di aver avuto il talento di trasformarla in investimento”. Com’è cambiato oggi il mondo dell’arte e degli eventi? “La rivoluzione telematica e il nuovo concetto di cultura richiedono attenzione al cambiamento. Si tratta dell’esigenza di adattarsi gli avvenimenti, di seguire i ritmi degli stessi con accortezza e cercare di comprenderli per poterli trasformare in un proprio punto di forza. È sempre avvenuto, ma oggi ci sono una velocità e una contaminazione che non permettono una risposta in tempi adeguati, rivoluzionando lo stesso senso comune. Con l’ingresso nella realtà virtuale, inoltre, l’arte non ha più confini: tradizione e digitalizzazione si confondono sempre più, dando vita a opere che entrano nei cuori delle persone”. Galleria San Babila è anche nel metaverso... “Attraverso questo progetto, insieme a METAWORD, nostro partner, intendiamo posizionarci come incubatore di percorsi dedicati all’arte e alla cultura, con l’obiettivo di avvicinare segmenti di giovani utenti. I partecipanti ad ogni nostro evento possono entrare nel Metaverso creato per l’occasione, per vivere un’esperienza immersiva e coinvolgente. Il tutto valorizzato da contenuti olografici che mostrano come l’arte e la tecnologia possano incontrarsi”.

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