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Prevenzione... e la pelle è al sicuro


Estate tempo di vacanza e di sole, un alleato del nostro benessere, che, però, può trasformarsi anche in un rischio per la nostra salute. Abbiamo chiesto alcuni consigli alla Dott. Elisabetta Pennacchioli , Chirurgo Oncologico, Direttore Chirurgia dei Sarcomi e Melanomi presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Ci ha guidato, con informazioni e consigli per una stagione da vivere sì al sole, ma in modo consapevole. La medicina e i progressi della tecnologia ci aiutano, ma è fondamentale, prima di tutto, la prevenzione. “Secondo le linee guida internazionali, i controlli sui nevi vanno fatti ogni anno”- s ottolinea la Dott. Pennacchioli, che raggiungiamo dopo una giornata di interventi in sala operatoria . “Ogni anno in Italia si registrano circa 13.000 nuove diagnosi di melanoma, che hanno complessivamente una sopravvivenza a 5 anni variabile tra il 91 e l’88 % nei maschi e nelle femmine rispettivamente. La probabilità di guarire di melanoma è attualmente del 80% (Aiom 2022, numeri del cancro). Questi risultati sono resi possibili proprio dalla prevenzione, che nei tumori cutanei è tanto efficace quanto semplice. E’ importante evitare soprattutto le scottature, usando sempre la crema con elevato fattore di protezione, facendo cautela nelle ore centrali della giornata. Se compare un nuovo neo, o un neo si modifica nella dimensione, nel colore o nella forma deve sempre essere controllato dallo specialista”.

Come è cambiato l’approccio alla malattia e la cura dei tumori della pelle negli anni?

“Grazie alla prevenzione il numero di diagnosi precoci è progressivamente aumentato, e oggi si calcola che negli USA la metà delle diagnosi è di melanoma IN SITU, una forma di melanoma molto superficiale la cui guarigione con la sola asportazione è sempre assicurata. Oltre al melanoma in situ, molto numerose sono anche le diagnosi di melanomi sottili, sempre curabili con la sola asportazione. Purtroppo, in alcuni casi il melanoma viene evidenziato quando ha carattere infiltrativo, o perché è stato sottostimato o perché è cresciuto rapidamente. In questi casi, le terapie oggi prevedono farmaci innovativi con percentuali di successo infinitamente superiori alle chemioterapie tradizionali. Mi riferisco all’immunoterapia e alle terapie target.

Come impatta il sole sul melanoma?

“L’esposizione solare correla in due modi diversi con i tumori cutanei: le esposizioni acute, quindi le scottature, correlano con il melanoma, mentre le esposizioni croniche con i carcinomi della pelle. Cosa è necessario fare? “in primo luogo, ciascuno deve fare i conti con il proprio fototipo, cioè con le caratteristiche della propria pelle. Persone con capelli rossi o biondi, occhi chiari e pelle chiara necessitano di maggiore attenzione. Nei Paesi nei quali la prevenzione è una regola, come l’Australia, l’incidenza del melanoma è negli ultimi anni in continua riduzione, confermando l’efficacia di tutte le misure preventive”.

Quale è il futuro dell’approccio a queste malattie con i vaccini?

“Il vaccino non ha nulla a che fare con la prevenzione, è destinato alle persone che hanno già avuto il melanoma. Il termine vaccino crea in questo ambito un po' di confusione. I nuovi vaccini sono destinati alla cura dei pazienti con forme di melanoma invasivo e in associazione alle terapie consolidate negli ultimi 10 anni, come appunto dicevamo la immunoterapia e la terapia target. Queste terapie hanno cambiato la storia del melanoma metastatico, e le associazioni di diverse molecole sono oggi la regola. Nel settore medico non solo l’identificazione di nuove terapie migliora la qualità di vita e la sopravvivenza, ma contribuisce allo scopo anche la tecnologia. Per citare solo alcuni degli strumenti a disposizione, ricordiamo il robot chirurgico, le applicazioni dell’intelligenza artificiale e i modelli con organoidi”.

Quali sono i suoi consigli per un’estate consapevole?

“Tanta attività fisica, anche al sole, ma con adeguati accorgimenti. Importantissima la protezione solare, specie nei bambini. Verificare i livelli di vitamina D nel sangue e, quando necessario, reintegrarla. Ricordare sempre che le prime esposizioni sono le più pericolose. Fare prevenzione è facile, comunque, e la nostra pelle comunica con noi, è lo specchio della nostra salute ed è sotto i nostri occhi tutti i giorni”. Sfatiamo qualche mito; le nuove generazioni amano i tatuaggi.

Com’è il loro rapporto con i nei?

“In genere i tatuatori passano attorno al neo, rispettandolo. E comunque non né nota alcuna influenza dell’inchiostro sull’eventuale modificazione di un neo. Neppure una correlazione tra nevi subungueali e gel per le unghie è mai stata confermata. Sono piccole leggende prive di conferme scientifiche”.

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