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L’invasione dell’Ucraina rafforza l’europeismo nei Paesi Ue

Aggiornamento: 22 giu 2022

Per l'87% delle persone interpellate, a livello europeo e in Italia, il conflitto avrà però un impatto sulla “qualità della vita”


BRUXELLES - L'invasione russa dell'Ucraina ha rafforzato il sentimento europeista nei paesi membri dell'Unione europea, secondo un sondaggio Eurobarometro, pubblicato oggi, mercoledì 22 giugno. La tendenza è presente anche in Italia, un paese che negli ultimi anni ha espresso crescenti sentimenti euroscettici. Nel contempo, la guerra in Europa orientale ha già provocato agli occhi dei cittadini un ridimensionamento degli standard di vita in tutta l'Unione.

Secondo il sondaggio, il 49% degli italiani ritiene che per l'Italia far parte dell'Unione europea sia un bene, con un aumento di 5 punti rispetto al sondaggio precedente dell'autunno scorso (la percentuale a livello europeo è assai più elevata: 65%, + 3 punti).


Ciò che unisce gli europei è più importante di ciò che li divide

L'81% degli europei ritiene che ciò che unisce i cittadini europei sia più importante di ciò che li divide. L'aumento rispetto al 2017 è di sette punti. La percentuale degli italiani che la pensa in modo simile è pari al 75% (+ 14 punti).


È interessante notare che il 65% di voti positivi a favore dell'Unione va confrontato con l'esito dello stesso sondaggio in piena crisi debitoria. Nel maggio del 2011 appena il 47% dei cittadini europei riteneva che l'appartenenza del proprio paese all'Unione europea fosse una buona cosa. Il sondaggio rivela in ultima analisi come gli europei siano ormai consapevoli di quanto l'Unione europea abbia garantito la pace in Europa negli ultimi 80 anni. Ciò non si traduce necessariamente nella forza dei partiti più europeisti, almeno per ora. In Francia, le ultime legislative hanno mostrato una forte crescita dell'estrema sinistra e dell'estrema destra. In Italia, gli ultimi studi demoscopici indicano che il partito Fratelli d'Italia, guidato da Giovanna Meloni, potrebbe ottenere la maggioranza relativa in occasione del rinnovo del Parlamento nella primavera del 2023. Molti elettori in un contesto incerto si rifugiano nei partiti più sovranisti.

La guerra e l’impatto sugli standard di vita

Nel contempo, la guerra in Ucraina ha ridotto lo “standard di vita” degli europei, secondo il 40% dei cittadini comunitari e il 33% dei cittadini italiani. Inoltre, l'87% delle persone interpellate, a livello europeo e in Italia, ritiene che il conflitto ha o avrà un impatto sulla “qualità della vita”. Infine, è da segnalare che rispetto ai loro vicini gli italiani sono meno pronti ad affrontare conseguenze legate alle sanzioni contro Mosca, quali l'aumento dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari. A dispetto di un dibattito pubblico che lascerebbe intravedere la presenza in Italia di un gruppo consistente di cittadini sensibili in questo frangente alle ragioni di Mosca, il sondaggio pubblicato oggi dal Parlamento europeo rivela che appena il 10% degli italiani (e degli europei) ha una opinione positiva della Russia. Nel 2018, il 30% degli europei aveva una immagine positiva di questo paese. Attualmente appena il 22% degli italiani e degli europei ha una visione favorevole della Cina.


FONTE: IL SOLE 24 ORE


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