Invextra Magazine ha incontrato Christian Mazzon, pugile professionista italiano. REDAZIONE: “Come ti sei avvicinato alla Boxe?” MAZZON: “ Ho iniziato con la Boxe nel 2016 ed è stata una scelta che mi ha dato una possibilità in più, considerando che da piccolo ero una testa calda, mi ha dato molta disciplina e controllo”. R: “Christian, parlaci un pò della tua carriera” M: “Nel 2016 ho iniziato fin da subito con l’agonismo, diventando dunque professionista poco dopo. All’attivo ho 12 match, di cui 8 vittorie e 4 sconfitte. Delle 8 vittorie, ben 3 sono avvenute per k.o, contestualmente non ne ho mai subito alcuno. Combatto anche oltre-confine, in particolare in Francia, in Danimarca e in Kossovo, in cui sono sono avvenute le 3 sconfitte. In Danimarca ho deciso di mettermi in gioco combattendo contro un avversario di tre categorie di peso superiore. E’ stato questo un match spartiacque per la mia carriera in quanto ho deciso di concentrami sulla mia categoria e, per il momento, di non combattere in categorie superiori. Inoltre, subito dopo quel match mi sono trasferito nel team di Giacobbe Fragomeni, il quale ha saputo darmi nuovamente motivazione, lustro a livello mentale. Successivamente abbiamo optato per l’iscrizione ad un torneo WBC in Italia, dove sono tornato alla vittoria, battendo ai punti anche l’ex detentore del titolo, nei quarti di finale, Luigi Alfieri. Ora il prossimo passo saranno le semifinali che si terranno il 24 Settembre a Desenzano del Garda, dove sfiderò Luigi Zito. Attualmente sono già in graduatoria per combattere per il titolo italiano ma prima è necessario portare al termine la partecipazione a questo torneo”. R: “Cosa ti hanno insegnato la prima sconfitta?” M: “Era il mio secondo incontro e non avevo esperienza. Mi ha insegnato che la dieta bisogna farla nelle settimane prima del match, con calma, non 2 giorni prima per arrivare scarico di energia. Detto questo ho perso comunque a testa alta combattendo e scambiando duramente fino all’ultimo, il cuore per me nella Boxe svolge un ruolo fondamentale.”
R: “Cosa ti hanno insegnato la prima sconfitta?” M: “Era il mio secondo incontro e non avevo esperienza. Mi ha insegnato che la dieta bisogna farla nelle settimane prima del match, con calma, non 2 giorni prima per arrivare scarico di energia. Detto questo ho perso comunque a testa alta combattendo e scambiando duramente fino all’ultimo, il cuore per me nella Boxe svolge un ruolo fondamentale.”
R: “Qual è il tuo sogno nel cassetto?” M: “Riuscire a vivere facendo quello che mi piace, la Boxe, indipendentemente dai titoli. Il secondo diventare campione del mondo, ma questo penso sia il sogno di ogni pugile ambizioso che vuole fare del pugilato il suo mestiere”
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