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Dolce&Gabbana, tatuaggio o Picasso? Milano traarte e tendenze



Milano è una città in continuo movimento, anche dal punto di vista della cultura; d’estate non mancano numerose mostre d'arte E’ da non perdere Dal Cuore alle Mani. Dolce&Gabbana , a Palazzo Reale sino al 31 Luglio. Presenta per la prima volta le creazioni uniche della casa di moda, così attenta al valore del lavoro artigianale. La cultura italiana è sempre ispirazione dello spirito di Dolce&Gabbana sin dalle sue origini; dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, strumento attraverso cui prendono forma.

Tesori Riflessi, sino al 31 luglio 2024, ancora a Palazzo Reale, sintetizza il gusto e la storia del savoir faire italiano e mette in luce cinque artisti di straordinarie capacità, attivi tra ‘700 e ‘800, protagonisti della creazione dell’apparato decorativo e del corredo del Palazzo Reale di Milano con opere che hanno influenzato la moda, il gusto e il design dei secoli successivi.

Mudec Museo delle Culture sino al 30 giugno 2024, con Short & Sweet di Martin Parr , presenta oltre 200 scatti tra cui oltre 60 tra medi e piccoli formati scelti e selezionati dall’autore e presentati insieme a un’intervista inedita a cura della storica e critica della fotografia Roberta Valtorta e ripercorre la carriera di uno dei più famosi fotografi contemporanei. Picasso.

La metamorfosi della Figura , sempre al Mudec Museo delle Culture sino al 30 giugno 2024 , si compone, invece, di dipinti, disegni e sculture di Picasso provenienti dai maggiori musei europei dedicati all’artista, messi in dialogo con manufatti di arte africana e non solo e indaga anche il concetto di metamorfosi della figura che accompagna tutta la sua produzione artistica e termina con una sezione dedicata all’eredità di Picasso attraverso un focus sugli artisti africani che oggi si ispirano alle opere del grande pittore del Novecento.

Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo , sempre al Mudec Museo delle Culture, sino al 28 luglio 2024, vuole infine raccontare, fin dalle sue più remote origini e con un taglio antropologico che guarda all’Italia e all’area del Mediterraneo, la storia del tatuaggio che secondo molti studiosi costituisce il primo gesto con cui l’uomo si differenzia dal mondo animale. La mostra ripercorre oltre settemila anni di storia umana.

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