I manager musicali del presente sono diversi da quelli del recente passato. Il nostro Claudio Cecchetto, creatore negli anni ‘80 Radio Deejay e talent scout di Lorenzo Jovanotti ed 883, ancora oggi fa parlare di sé per avventure d’ogni tipo, anche in politica. Nel mondo Richard Branson, che creò la mitica label Virgin, dopo essersi fatto notare come proprietario di atolli e creatore di linee aeree, oggi resta al centro della scena organizzando viaggi nello spazio (o quasi...) con Virgin Galactic. Bang Si-hyuk, detto Hitman Bang, il manager dei BTS, da anni il fenomeno musicale più importante al mondo, a volte si arrabbia e alza la voce, quando i suoi artisti non raggiungono la qualità che è necessaria per emergere.
Lo fa però solo in privato, il palco lo lascia ai suoi artisti. A lui interessano i numeri. L’indotto creato dalla band coreana nel 2021 ha contribuito al PIL della Corea del Sud per lo 0,3%. Con concerti, streaming e merchandising hanno incassato qualcosa come 4,65 miliardi di dollari. Il 2023 sarà per loro un anno un po’ complicato, visto che i membri della band sono impegnati nel servizio militare, che in Corea dura 18 - 21 mesi. E’ una cosa seria, visto che le tensioni con la Corea del Nord sono all’ordine del giorno. Sarà però solo una parentesi: Bang Si-hyuk non lascia niente al caso e saprà monetizzare la futura reunion e la carriera solista dei 7 BTS. Restando ai numeri, non è un caso che il gruppo più amato nel mondo sia formato da ben 7 artisti diversi, tutti bravi a cantare e ballare, ma ognuno con la sua personalità ed il suo stile. C’è chi rappa (RM, Suga), chi nasce come ballerino (J-Hope, Park Ji Min, Jungkook), chi arriva dalla recitazione (Jin), chi suona il sax (V)... Tutti insieme, in canzoni che mixano alla perfezione un po’ tutta la musica che gira intorno, non piacciono per caso. Tutto è pianificato alla perfezione da Bang Si-hyuk. Il manager lascia spazio alla creatività dei singoli ma la mette nella giusta direzione. Ovviamente, è quella del successo mondiale.
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