Il termine "Aftermarket" è molto utilizzato nel campo automotive.
Per comprendere appieno cosa sia realmente l’Aftermarket è necessario prima di tutto analizzare il termine sé: traducendolo dall’italiano significa letteralmente dopo-mercato infatti l’Aftermarket è anche definito post-vendita ed in via generale questo termine viene utilizzato principalmente per il settore automobilistico. Ne deriva il fatto che l’Aftermarket coinvolge tutta la filiera di produzione, distribuzione e vendita di ricambi per automobili ed altri mezzi di trasporto, ed include per certo anche le Officine.
Viviamo tempi di incertezza, tra pandemia e guerra tra Russia ed Ucraina, con tutte le conseguenze anche economiche, che inevitabilmente hanno ed avranno un’influenza sul mercato dell’aftermarket. Il tutto correlato ad un parco circolante dei veicoli sempre più grande e più invecchiato e alle sfide che le nuove tipologie di motorizzazione imporranno al mercato nei prossimi anni.Il ciclone Covid-19 si è abbattuto in maniera diversa sulle diverse tipologie di veicoli. Basti pensare che per le auto il 2021 ha segnato un calo rispetto al 2019 del 23%, per le due ruote e per le moto oltre i 50 centimetri cubici di cilindrata si parla, invece, di aumenti a due cifre, rispettivamente del 14,6% e del 20,4%
L’auto è partita male anche a gennaio e febbraio 2022 con un 20,7% in meno che fa pensare ad una chiusura anno al di sotto del milione e mezzo di auto vendute.
Con queste premesse, è naturale immaginare che nel 2022 ci sarà un ulteriore invecchiamento del parco circolante che supererà i 33 milioni di veicoli in Italia diventando il più grande di sempre. “Oltre il 50% dei veicoli a motori circolante sulle nostre strade ha più di 10 anni: questo farà proseguire l’aumento degli ingressi in officina, a parità di circuiti frequentati? Come evolverà il ricorso a internet per il fai da te puro e per l’acquisto di ricambi e servizi? Come varieranno i prezzi e quale sarà la disponibilità dei ricambi?
La risposta a queste domande, pur tenendo presente che negli ultimi dieci anni l’immatricolato ha sempre condizionato la dimensione dell’aftermarket e le quote dei protagonisti, può essere più di una e, soprattutto, per nulla scontata. I prezzi, i volumi e i circuiti di riparazione costituiscono gli ingredienti di un cocktail raffinato per il fatturato dell’aftermarket. Di sicuro l’andamento del parco circolante di oltre 10 anni, passato dal 32% del 2011 al 53% del 2021, è stato il miglior biglietto da visita per lo stato di salute di tutto il comparto dei ricambisti e dei manutentori. E da qui al 2030 le turbolenze, vecchie e nuove, potrebbero non cambiare di molto l’attuale percentuale della fetta più anziana del parco circolante.
Da oltre 30 anni nel settore automotive e aftermarket è presente Autovigano, una azienda che offre ai propri clienti servizi di officina meccanica, carrozzeria e gestione sinistri, centro revisioni, assicurazioni, officina moto, officina e vendita auto d'epoca, impianti metano e Gpl, gommista , assistenza auto a noleggio, diagnostica di livello. I competitor del settore sono parecchi ma Autovigano si contraddistingue per l'assistenza offerta ai proprio clienti, a 360 gradi, oltre alla rapidità nella gestione delle emergenze, forti di una tecnologia all' avanguardia, manodopera specializzata e controllo da remoto di tutti gli apparati tecnici dell'azienda.
Intervista gentilmente concessa da
Jury Gavazzi Owner Autovigano Group
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