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Lo stile di Miuccia Prada


”Agli inizi, tutti odiavano cosa stavo facendo, a parte pochissime persone particolarmente brillanti. Non era uno stile per i più classici, aveva qualcosa che li disturbava. Non soddisfava neppure i super trendy e gli avanguardisti. Mi piace muovermi in quello spazio, senza mai compiacere nessuno”. Miuccia Prada, diversi anni fa, il suo stile senza tempo lo raccontava così, in una delle sue rarissime interviste. La sua ricerca, così personale, sempre sospesa tra essenzialità delle forme, delle geometrie e dei colori, non punta mai allo show ‘da sfilata’, che crea scalpore sulla passerella e poi nessuno compra. Gli abiti Prada possiamo indossarli tutti, anche se forse non tutti i giorni. Il brand mette d’accordo manager e fashion addicted... e come diceva un certo Umberto Eco, è entrato da tempo nell’immaginario collettivo. Non per caso Miuccia Prada è decima tra le donne più ricche al mondo. Amministratore esecutivo di Prada con il marito Patrizio Bertelli, incarna l’anima innovativa del marchio che porta il suo nome. E’ co-direttore creativo di Prada con Raf Simon e direttore creativo di Miu Miu, altro brand per gruppo. Per esser precisi, nella classifica italiana delle donne più ricche al mondo è al secondo posto, con una ricchezza di 5 miliardi e 240milioni di dollari. Tornando alla sua ricerca stilistica, Miuccia Prada, nel tempo, è riuscita a spostare la nostra idea di bello nella moda. A rimescolare lusso, estetica, abiti formali e ciò che è invece considerato informale. Qualche settimana fa Miu Miu ha chiuso le sfilate di Parigi con una divertente e divertita culotte. “Volevo guardare alla moda da un punto di vista personale”, ha sottolineato la designer. La sua donna oggi è l’ex collegiale che rubava i vestiti alla mamma. E’ una professionista che si diverte a giocare con la sensualità. Tra i must della nuova collezione, ecco poi la Moon Bag, un classico anni 2000 che torna in una nuova veste, ma conserva l’iconico logo triangolare creato da Mario Prada nel 1913. Perché ricerca e storia vanno sempre mixati nel modo giusto.

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