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Tecnologia e soft skills: ecco i lavori del futuro

Quali saranno i lavori del futuro? Come cambierà il nostro modo di lavorare nei prossimi anni? Prova a rispondere alla domanda il recente rapporto 2023 sul futuro sul lavoro pubblicato dal World Economic Forum. Chi cerca o cercherà una occupazione nei prossimi anni deve guardare ai settori dell’intelligenza artificiale, della sicurezza informatica e dei Big Data. I lavori cambieranno e tanto. Lo studio mette insieme 803 aziende che impiegano 11.3 milioni di lavoratori di 27 settori diversi, in 45 paesi. Nei prossimi 5 anni potrebbe esserci un leggero calo dell'occupazione (2%), ma soprattutto ci sarà un cambio del nostro modo di lavorare. Il 23% dei 673 milioni di posti di lavoro presi in considerazione, cambierà. Parecchio.


Ma come lavoreremo in futuro?

Tra le professioni in decisa crescita, ben il 30% nei prossimi 5 anni, gli specialisti di intelligenza artificiale e di apprendimento automatico; gli analisti di intelligenza di business ; gli esperti di sicurezza informatica ; gli ingegneri delle tecnologie finanziarie, analisti di dati e della robotica; gli specialisti di Big Data ; gli operatori di attrezzature agricole ed infine gli specialisti in digital transformation. L'aumento maggiore di occupazione nei prossimi anni si prevede comunque nel commercio elettronico , con circa 2 milioni di nuove posizioni incentrate sul digitale Spazio quindi a specialisti del commercio elettronico e della trasformazione digitale e a chi si occupa di marketing e strategia digitale.


E l 'intelligenza artificiale?

Secondo il rapporto WEF, sarà adottata dal 75% delle aziende. Sono in boom anche i green jobs. Gli investimenti nell’ambito della transizione ecologica e nella mitigazione dei cambiamenti climatici favoriranno la crescita di diversi ruoli più nel campo della sostenibilità. Si prevede una crescita di più del 30% in quest’ambito, con un aumento di circa 1 milione di posti di lavoro. Tra i mestieri che via via occuperanno meno persone, ecco invece impiegati di banca, addetti ai servizi postali, cassieri, data entry, segretari amministrativi, archivisti, addetti alla contabilità, impiegati nel settore assicurazioni, venditori porta a porta ed addetti al credito. Le nuove tecnologie ed il commercio digitale, infatti, hanno già oggi cambiato le nostre modalità di acquisto. Come ci sentiamo dire spesso, ma in Italia forse non abbastanza, conta sempre di più la formazione. E' la priorità del 42% delle aziende intervistate nei prossimi 5 anni, dopo il pensiero analitico (48%) e il pensiero creativo (43%). “Il mercato del lavoro è oggi è fluido e veloce, ma molto più consapevole rispetto a qualche anno fa. I processi di ricerca e selezione si sono velocizzati perché le informazioni sono di più facile accesso”, spiega Alessandra Lupinacci, 39 anni, Learning & Transformation Leader di Future of Work Group. “Il primo consiglio per cui cerca lavoro o vuol cambiare è quello di informarsi sullo scenario attuale, nel proprio settore e altrove. Che competenze hanno le nuove figure che le aziende cercano? Il web è pieno di informazioni di questo tipo. Chi cerca nuovi collaboratori oggi usa sempre o quasi l’intelligenza artificiale, ma ancora prima delle hard skills oggi credo arrivino le soft skills. Soft Skills è un termine un po’ ostico, forse. Ma se come Alessandra le chiamiamo human skills , ovvero la capacità di relazionarsi con gli altri mentre si lavora, tutto diventa più chiaro. “A qualsiasi e in qualsiasi settore è necessario che la propria formazione sia T Shaped, ovvero a forma di T. Se le competenze tecniche verticali si mescolano con quelle orizzontali lavoriamo bene. Il pensiero creativo sul lavoro, la gestione del tempo, la capacità di adattamento non sono qualità astratte, influiscono davvero sulla nostra capacità di gestire i cambiamenti mentre lavoriamo”, spiega Lupinacci. Un settore che cambia da sempre prima e più degli altri è quello della musica, da tempo digitale e liquida. E’ utile prenderlo in considerazione per capire dove sta andando tutto quanto il mondo del lavoro. “Per musica, show e intrattenimento vedo un futuro tecnologico. Saranno fondamentali ingegneri capaci di creare show ibridi, che mettano insieme artisti in carne ed ossa e creature digitali. In realtà, non sto prevedendo il futuro. Alle finali mondiali di gaming tutto questo succede già e sono show molti più emozionanti da vedere da casa che dal vivo, perché solo nel nostro salotto possiamo vedere e sentire draghi che volano sulle teste di chi è sul palco. Gli splendidi concerti di Vasco Rossi, ad esempio, sono la sublimazione di qualcosa che sta probabilmente scomparendo e presto forse anche tutta la filiera della musica dal vivo si mescolerà con quella di chi crea contenuti interattivi da godere da casa”, spiega Gianfranco Bortolotti, classe 1959, produttore musicale e talent scout che da sempre guarda avanti. Media Records, la sua casa discografica ha da sempre lo slogan ‘the sound of the future’. “Parlando di business, le grandi case discografiche presto spariranno, per lasciare spazio agli artisti più attenti, capaci di circondarsi dei giusti collaboratori. Resterà fondamentale il ruolo del talent scout, ma già oggi senza la giusta promozione, sui social e su Spotify, la buona musica si perde quasi sempre”. Il futuro sarà fatto però anche di logistica, perché certe merci resteranno fisiche. E sarà fatto di community, perché anche nel mondo digitale contano le relazioni reali tra le persone. E’ questa la visione di Simone Reali, classe ’94. Partito dalla Bocconi, è definito il Virgilio dell’online: fin dal 2018 aiuta chi vuol iniziare a vendere su Amazon partendo dal nulla. Oggi la sua community, Lean Sales, conta più di 1200 membri, che Reali supporta nel costruire il proprio business tramite Amazon FBA. “La forza di Lean Sales – dice Reali, che qualche giorno fa ha organizzato un evento in presenza da 200 persone in un hotel di Milano, raccontando tanti casi di successo su Amazon– è quella di accompagnare la persona alla creazione del proprio business attraverso formazione e servizi dedicati. Dall’assistenza nei gruppi, fino all’organizzazione di call individuali, dall’aiuto fiscale alla ricerca di fornitori e prodotti. Ciò che è vincente è il nostro approccio innovativo sperimentale, che mette al centro l’investimento in ricerca e sviluppo. Per questo il cliente sceglie noi per avviare il proprio business. Lo trattiamo sempre con il massimo rispetto”. E come sarà il futuro per chi si occupa di vendite online? “Gli scenari e le tecnologie cambieranno senz’altro, ma il rispetto per il cliente e la logistica resteranno centrali”, conclude Reali.


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